Negli ultimi tre anni, le molteplici crisi globali e la crescente urgenza di contenere il cambiamento climatico hanno messo a dura prova gli attuali modelli di cooperazione allo sviluppo, con un test forse tra i più radicali degli ultimi decenni. L’obiettivo di un mondo migliore per tutti sembra più difficile da raggiungere, con nuove pressioni di bilancio, richieste di fornire beni pubblici regionali e globali, esigenze umanitarie elevate e contesti politici sempre più complessi.

La critica alle radici, alle logiche e alle operazioni del sistema di aiuti internazionali si traduce in richieste di cambiamento fondamentale, che si manifestano, ad esempio, nei movimenti per affrontare le eredità coloniali e il razzismo nel settore.

Questa edizione del Rapporto sulla Cooperazione allo Sviluppo, giunta al 60° anniversario, fa il punto su queste sfide e propone quattro linee d’azione:

  • sbloccare i finanziamenti in progress per mantenere gli impegni esistenti; sostenere la trasformazione a guida locale nei Paesi partner;
  • modernizzare i modelli di business e le pratiche di gestione finanziaria;
  • riequilibrare i rapporti di forza nel processo decisionale e nei partenariati internazionali.

Il rapporto dell’OCSE si avvale degli spunti di riflessione offerti da capi di Stato, leader delle organizzazioni internazionali, operatori del settore, mondo accademico e società civile, con particolare attenzione alle voci che rappresentano le diverse esperienze e prospettive dei Paesi a basso e medio reddito e delle loro popolazioni.

Per saperne di più: https://www.oecd-ilibrary.org/development/development-co-operation-report-2023_f6edc3c2-en

SEND, nell’ambito del programma #SKILLS4JOB, intende dare il suo piccolo contributo all’implementazione di un sistema educativo che valorizzi le competenze acquisibili in contesti non formali, favorisca la coesione sociale e sviluppi il senso di responsabilità reciproco. L’obiettivo è di dare la possibilità a donne e giovani disoccupati di Jambiani, esclusi dal sistema di istruzione e formazionale professionale formale, di acquisire in maniera laboratoriale competenze di imprenditorialità riconosciute dal mercato del lavoro locale, costruirsi un futuro economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibile con la creazione di un ecosistema di piccole imprese cooperative e sociali in grado di essere attori di riferimento, che si prendono a cuore i bisogni della loro comunità.

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