Presentato dalla Commissione europea nel dicembre 2021, il Piano d’azione europeo per l’economia sociale annuncia 38 azioni concrete da realizzare tra il 2021 e il 2030 e si rivolge a 2,8 milioni di soggetti tra cui imprese sociali, cooperative, fondazioni e associazioni non profit per aumentarne il contributo alle transizioni verde e digitale.

I soggetti dell’economia sociale

L’economia sociale coinvolge una serie di imprese, organizzazioni e soggetti giuridici, come le imprese sociali, le cooperative, le società di mutuo soccorso, le associazioni senza scopo di lucro e le fondazioni. Questi soggetti, come lo è SEND odv, sono gestiti in modo partecipativo, pongono le persone e l’ambiente al centro della loro missione e reinvestono la maggior parte dei loro profitti nell’organizzazione stessa o in una specifica causa sociale.

Dai dati presentati dalla Commissione l’Europa conta oggi 2,8 milioni di soggetti dell’economia sociale, i quali danno lavoro a 13,6 milioni di persone e offrono soluzioni a sfide importanti che le nostre società si trovano ad affrontare. Un maggiore sostegno all’economia sociale può quindi favorire la creazione di posti di lavoro e consentire alle organizzazioni di aumentare il loro impatto sociale in tutta l’Ue.

I contenuti del Piano

Il Piano comprende 38 azioni concrete da realizzare tra il 2021 e il 2030 e interviene in tre settori specifici:

  1. Creare le giuste condizioni per il successo dell’economia sociale. Il quadro politico e giuridico è fondamentale per creare il contesto idoneo per il successo dell’economia sociale. Rientrano in questo ambito le azioni per adeguare la fiscalità, gli appalti pubblici e la disciplina degli aiuti di Stato, che devono essere adattati alle esigenze dell’economia sociale.
  2. Offrire alle organizzazioni dell’economia sociale opportunità per avviare ed espandere le loro attività. I soggetti dell’economia sociale dovrebbero beneficiare del sostegno allo sviluppo delle imprese per l’avvio e l’espansione delle loro attività nonché per la riqualifica e l’aggiornamento delle competenze dei loro lavoratori. Per il periodo 2021-2027, la Commissione intende aumentare il proprio sostegno oltre i 2,5 miliardi di euro stimati destinati in precedenza all’economia sociale (2014-2020). Tra le altre azioni, nel 2023 la Commissione inaugurerà un nuovo portale dell’Ue per l’economia sociale per permettere agli attori dell’economia sociale di trovare in un unico luogo tutte le informazioni di cui hanno bisogno circa i finanziamenti, le politiche, la formazione e le iniziative dell’Ue. Nel 2022 lancerà inoltre nuovi prodotti finanziari nell’ambito del programma InvestEU e migliorerà l’accesso ai finanziamenti. Nello stesso anno la Commissione istituirà anche un Centro europeo di competenza per l’innovazione sociale.
  3. Garantire il riconoscimento dell’economia sociale e del suo potenziale. Il Piano mira a rendere l’economia sociale più visibile e a migliorare il riconoscimento del suo lavoro e del suo potenziale. La Commissione svolgerà attività di comunicazione volte a sottolineare il ruolo e le specificità dell’economia sociale, e avvierà uno studio inteso a raccogliere dati qualitativi e quantitativi per comprendere meglio l’economia sociale in tutta l’Ue. Tra le molte altre iniziative, organizzerà anche corsi di formazione per i funzionari pubblici su vari argomenti attinenti all’economia sociale e la promuoverà a livello regionale e locale favorendo gli scambi transfrontalieri.

SEND, con il programma #SKILLS4JOB, intende dare il suo piccolo contributo all’implementazione del piano d’azione europeo per l’economia sociale in un contesto extracomunitario: il villaggio di Jambiani a Zanzibar dove oltre il 60% dei giovani non trova lavoro proprio per mancanza di competenze. L’obiettivo è di dare la possibilità a donne e giovani disoccupati di Jambiani di acquisire competenze di imprenditorialità che siano validabili e concretamente applicabili per inserirsi nel mercato del lavoro locale o per crearsi un futuro economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibile con la creazione di un ecosistema di piccole imprese cooperative e sociali.

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